Il decluttering e l’arte del saper togliere
Ricominciamo bene
Perché settembre in fondo è il nostro Capodanno
Va bene, arrivare solo oggi con un post con questo titolo stona un po’, ma il mio rientro post ferie è stato più stancante di un inserimento al nido (e scusate mamme se abuso di un termine che non mi appartiene).
Il punto in fondo però è proprio questo: RICOMINCIARE È FATICOSO e ritrovare i giusti ritmi sembra un’impresa epica.
Settembre è un mese capriccioso, ti regala ancora giornate d’estate, ma poi a tratti ha voglia d’autunno e tu non sai come comportarti, adotti la sempreverde strategia dell’outfit a cipolla e ti lanci con entusiasmo verso idee che ritieni geniali, ma poi giri l’angolo e quel tappeto di foglie a terra sembra un presagio di sventure imminenti.
Ok, ma cosa c’entra in tutto questo il decluttering?
Beh, a parte il decluttering della mente, che ti permette di alleggerirti da quei pensieri che gravano nella tua testa come un elmo da palombaro, l’arte del saper togliere coinvolge non solo quel che occupa uno spazio inutile in un qualsiasi tuo spazio fisico, ma anche tutto ciò che virtualmente ti impedisce di agire con immediatezza e determinazione.
Se parliamo di immagine questo significa fare ordine e ridisegnare la mappa delle proprie linee guida.
Mi spiego meglio: anche quando progettiamo con molta accuratezza la nostra immagine, nel tempo accumuliamo tutta una serie di elementi all’apparenza sempre utili e li depositiamo tutti lì, gli uni vicini agli altri, perdendo di vista piano piano la loro precisa funzione e soprattutto sminuendone il proprio valore.
Forse il sito internet è l’esempio più calzante, perché è un contenitore che si presta magnificamente ad essere riempito come un piattino da aperitivo davanti ad un buffet.
Quando pubblichi un sito o un blog, parti con tutti i buoni propositi, organizzi ogni spazio al centimetro, dai ad ogni contenuto una sua dignità e te ne prendi cura come faresti con una nuova borsa da lavoro, dove sai sempre cosa trovare e in quale tasca.
Poi chiaramente ti accorgi che manca qualcosa e le esigenze crescono di continuo, così sei costretto ad aggiungere, spostando ciò che c’è già e non sempre con troppa grazia, perché il tempo è tiranno e poi lo sistemerai…
Insomma, in breve tempo, senza farci caso, in quello spazio regnerà il caos.
Testi che ormai hanno più doppie punte dei tuoi capelli alla fine delle vacanze, link che non ti portano da nessuna parte, call to action che chissà se mai qualcuno le ha notate, grovigli di elementi grafici che somigliano ai cavi di un server fuori controllo e un minestrone di colori che nemmeno la ruota della fortuna.
Bene, dopo le pulizie di primavera, urge un decluttering settembrino e no, non serve essere Marie Kondo.
E da dove si comincia? Come si fa senza perdere troppo tempo e senza buttare tutto per aria?
Innanzitutto respira, l’ansia serve a poco e anzi, queste operazioni servono proprio ad evitarti futuri nervosismi e a garantirti una pace interiore.
Se vogliamo tornare alla metafora della borsa, comincia con lo svuotare una tasca alla volta, rimettendo dentro solo ciò che davvero ora è utile in quello spazio e lascia il superfluo a lato.
Procedi così con ogni tasca e solo alla fine, guarda se tra gli “scarti” c’è qualcosa che semplicemente era fuori posto.
Ora, senza necessità di etichettare le tasche come faresti con le scatole del cambio di stagione, decidi se tutto è collocato in modo da permetterti un uso funzionale dei tuoi contenuti e se così non fosse, valuta l’ipotesi di sostituire la tua borsa (sì, questo è un invito a fare shopping responsabile).
Un sito internet non è come un diamante, ad un certo punto, senza troppo dolore, puoi scegliere di abbandonarlo e sostituirlo con qualcosa che risponda a tutte le tue attuali esigenze.
Come la foto della carta d’identità, che prima o poi mostra una persona che non sei più tu e quasi ti vergogni di mostrarla ad altri, l’immagine del tuo brand deve seguire i tuoi cambiamenti.
Questo ovviamente vale per il web, ma in generale anche per tutto ciò che visivamente racconta chi sei e cosa fai.
Periodicamente programma alcune giornate dedicate alla tua comunicazione, fermati ad analizzare se quel che esternamente si vede di te è comprensibile e veicola il giusto messaggio e, laddove ti rendessi conto che ci sono troppi contenuti che non sei in grado di gestire, piuttosto togli e
lascia quei pochi fondamentali suggerimenti utili a comunicare la tua essenza.
Imponiti di farlo ad intervalli più o meno regolari e ti accorgerai che ti occorrerà sempre meno tempo per farlo, non aspettare che sia un trasloco a farti comprendere quanto di inutile ti porti dietro per la paura di rinunciare.
Non per tutti la filosofia del less is more è la soluzione vincente, ma credimi, non è nemmeno scientificamente provato che avere di più significhi sempre avere un vantaggio sugli altri.