Michela Ghio / Brand styling  / Il set design nella fotografia d’interni

Il set design nella fotografia d’interni

Innanzitutto, cos’è il set design?

Se cerchi su google lo trovi tradotto come SCENOGRAFIA e quindi pensi immediatamente al cinema o al teatro, ma nella realtà il set design è uno strumento utilissimo anche nella fotografia, soprattutto se si tratta di shooting ambientati.
In particolar modo oggi vorrei raccontarti la sua importanza nell’ambito delle fotografie di interior design e home staging.
Quando sei chiamato a ritrarre un ambiente, che sia residenziale o commerciale, l’obiettivo di fatto è lo stesso di un ritratto ad una persona: il nostro soggetto dovrà essere curato in ogni dettaglio, dovrà apparire valorizzato nei suoi punti di forza ed essere credibile e ben inserito nel suo contesto.
E quali strumenti si utilizzano perché un ritratto risponda a tutte queste esigenze?
Beh, a parte le luci che sono sempre fondamentali nella fotografia, sicuramente il trucco e lo styling (ovvero la scelta di otufit, colori, accessori e via dicendo).
Perfetto, nella fotografia di interni, valgono gli stessi principi in fondo, dunque ogni spazio deve essere allestito con stile e meticolosità.

Se a richiedere l’interevento di un fotografo è un addetto ai lavori (architetto, designer o home stager), entrambe le parti saranno coinvolte nell’allestimento, in quanto esperte e con occhio allenato, ma se così non fosse il fotografo dovrà o richiedere l’aiuto di figure professionali che ricoprono un ruolo fondamentale in questa pratica, ovvero gli stylist (spesso specializzati in determinati ambiti), oppure dovrà essere in grado di prendere le redini della situazione.

E quindi, come si può allestire un set?

Secondo me possiamo considerare 3 punti fondamentali:

    1. Curare ogni DETTAGLIO
    2. Giocare con i COLORI
    3. Fare attenzione all’INSIEME

Props di scena
Ogni inquadratura, porrà l’accento su un particolare o illustrerà una scena più ampia, in entrambi i casi, la premura sarà quella di inserire dettagli capaci di valorizzare lo spazio.
Ci saranno situazioni in cui ti basteranno oggetti già presenti nella stanza, altri in cui sarà invece necessario posizionare i cosidetti props, ovvero gli arredi/elementi di scena, che ti consentiranno di rendere l’ambiente più armonioso e accattivante.
Per compiere al meglio quest’operazione, il mio consiglio è di partire togliendo il superfluo e tutto ciò che fa disordine, per poi aggiungere i nuovi elementi o spostare quelli già esistenti.

Un altro aspetto fondamentale è la credibilità di questi props inseriti; a meno che il set infatti non sia volutamente fuori dagli schemi, nel sistemare la, dovresti essere “fedele” alla realtà il più possibile, raccontare lo spazio per com’è è stato progettato, non stravolgerlo con effetti speciali.
Potrai quindi avere del cibo appoggiato sul piano di una cucina, un carrello della colazione se magari stai fotografando la camera di un Bed & Breakfast, dei cuscini e dei tessuti su un divano, o dei prodotti di cosmesi all’interno di un bagno.
Qualunque cosa inserisci controlla che sia naturale, ma non “trascurata”, il cibo deve essere fresco e bello, le piante vive e vegete, le stoviglie pulite, i tessuti stirati (anche se in alcuni casi qualche piccola piega non disturba) e via dicendo.
Creato il set per la tua inquadratura fai uno scatto di prova e controlla che tutto sia in ordine secondo i tuoi piani, anche zoommando sulla fotocamera in diversi punti; se è tutto ok, controlla ancora luci, diafframma, eventuali linee cadenti e poi procedi con lo scatto definitivo.

Utilizza i colori per dare carattere
Qualunque sia lo stile dell’ambiente in cui stai lavorando, da quello più minimal a quello più eclettico, aiutati con i colori per creare dinamicità o per attirare l’attenzione su alcune aree del tuo spazio.
Chiaramente lavora secondo una palette già prestabilita, non mettere colori casuali o scelti solo per soddisfare il tuo gusto estetico, ragiona bene su tutto ciò che ti circonda e fai anche attenzione a non esagerare.

Perché tutto funzioni serve sempre il giusto equilibrio tra “finzione” e realtà, quindi attenzione anche a non cercare di ricreare un ambiente totalmente asettico con colori sempre impeccabili e puntuali (sempre che non ci siano state richieste specifiche in tal senso); prediligi quindi un uso del colore che doni naturalezza ai tuoi scatti.
Eventuali piccole discromie potrai comunque sistemarle in fase di post-produzione.
Anche qui ti consiglio di mantenere una corenza formale, qualunque dettaglio colorato inserito, dovrebbe anche rispettare lo stile circostante.

Occhio all’uniformità
Ogni shooting dovrebbe sempre essere legato da un fil rouge, ma qui può risultare più difficile, perché in ogni stanza devi costruire dei micro-set utili alle tue inquadrature e spostandoti da uno all’altro potresti perdere un po’ l’orientamento.
È quindi sempre utile fare dei sopralluoghi approfonditi in cui prendere appunti e magari scattare alcune fotografie di prova.
Uno studio ben fatto di tutte le criticità e dei punti di forza, ti consentirà di visualizzare il tuo progetto ancora prima di averlo realizzato.
Ricorda inoltre che occorre continuità di stile, ma andrebbero evitate spiacevoli ripetizioni, quindi, dove possibile, non spostare props e arredi da un ambiente ad un altro.

Il mio ultimissimo consiglio è rivolto in particolar modo a chi è chiamato a lavorare in un luogo tipo una struttura ricettiva: se il committente non è chi ha progettato gli spazi e quindi le foto serviranno al proprietario per promuovere la propria attività, il lavoro di set design deve rispecchiare fedelmente il gusto e le caratteristiche che effettivamente un cliente troverà durante il suo soggiorno.
In casi come questi, set particolarmente ricercati ed ingannevoli corrono il rischio di deludere amaramente le aspettative del cliente finale.

Se ci fosse altro che vuoi chiedermi scrivimi un commento qua sotto o contattami tramite il form dei contatti.
Alla prossima!

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