Michela Ghio / Brand styling  / Un colore fa primavera?

Un colore fa primavera?

La risposta è NI.
Ogni stagione ha i suoi colori e le sue tonalità, questo soprattutto perché la natura cambia abiti e la luce intorno è come se passasse attraverso dei filtri a noi invisibili.
Cambia quindi la nostra percezione di tutte le sfumature che ci circondano e questo condiziona inevitabilmente anche il nostro quotidiano: indossiamo vestiti diversi, variamo la nostra alimentazione e anche l’umore è influenzato.
C’è un però.
Tutti i colori in realtà sono sempre presenti in natura e dunque siamo noi che, spesso anche per il contesto sociale in cui viviamo, siamo portati a creare una selezione, dando vita a differenti palette, poi comunemente accolte e condivise.
La moda è forse l’ambito in cui questo fenomeno è più facilmente riconoscibile, ogni vetrina infatti ci propone, con il passare delle stagioni, una gamma di colori in continuo mutamento e questo, se ci pensi, contribuisce notevolmente a ridisegnare il paesaggio in cui viviamo.
Quel che invece è un dato incontestabile è che ognuno di noi avverte e vive i colori in maniera del tutto personale e sin dalla più tenera età sviluppa delle affinità nei confronti di alcuni di essi, generando, più o meno inconsapevolmente, un esclusivo ventaglio di sfumature, che lo accompagnerà nel corso di tutta la vita.

Immagini realizzate per uso personale ad esclusione della seconda in senso orario eseguita per il blog di Contemporaneo Food

Parlando di immagine, per convenzione, quando dobbiamo creare una palette per il nostro brand, si parte proprio dalle stagioni per individuare un intervallo in cui sono situati i nostri colori, questo passando attraverso la psicologia dei colori e dunque le emozioni che essi suscitano.

Attenzione però, non è detto che nell’immagine del nostro business ci debbano essere gli stessi colori che appartengono alla nostra vita personale.

Perché?

Faccio un esempio:

Tu nel tuo quotidiano sei una persona molto esuberante, magari un po’ “pop” come me, ami le campiture nette e brillanti, le forme geometriche, le fantasie floreali e le tappezzerie optical.
Poi c’è il tuo lavoro, che hai costruito grazie alle tue inclinazioni e ai tuoi studi o magari semplicemente perché sei cresciuto sognando di portare avanti l’attività professionale di famiglia.
E i tuoi genitori hanno un noto e prestigioso negozio di mobili antichi.

Ecco, se oggi tu volessi ridisegnare l’immagine del vostro brand, anche ipotizzando di voler stravolgere di proposito l’identità visiva dell’attività (nel caso almeno rivolgiti ad uno bravo), sei sicuro che un logo ed un’insegna color magenta possano essere la soluzione più adeguata?
E pensi che le pareti a pois gialli siano davvero in grado di valorizzare i vostri prodotti?
Il vostro target di riferimento credi che accoglierebbe positivamente dei contrasti così importanti?

Per esperienza io ti consiglierei di sfruttare il tuo carisma e la tua vivacità per gestire la vostra attività e per creare una comunicazione efficace, evitando però di snaturare l’essenza di un mestiere e di un brand il cui valore sta proprio nella tradizione e in uno stile più rigoroso.

Tornando quindi alle stagioni, se tu facilmente rientri nel club della primavera (colori briosi, contemporanei, creativi e vividi), è invece molto probabile che il vostro business sia più vicino all’autunno (colori caldi, organici, confortevoli e accoglienti).


Questo comunque non significa che sia tassativo legarsi a vita ad uno stile o che non si possa uscire un po’ fuori dagli schemi, semplicemente occorre studiare con criterio ogni scelta, senza mai perdere di vista qual è l’obiettivo finale.
L’originalità, se gestita con intelligenza, è un’arma potentissima, viceversa, se abusata o utilizzata fine a se stessa, diventa solo un’inutile pagliacciata.

Inoltre, come noterai nell’immagine che ho preparato qui sopra, è interessante notare come in entrambe le 2 fotografie (rappresentanti 2 diverse stagioni) il rosso sia protagonista, ma in maniera differente; nella prima è una tinta che oserei definire “senza compromessi”, decisa e un po’ sfacciata, nella seconda invece si fonde con altre sfumature, ed è morbida, ma allo stesso tempo la forma della foglia la fa sembrare una fiamma scoppiettante.
Dunque il contesto in cui i colori sono inseriti, le proporzioni, le forme, ma anche le luci e gli accostamenti, ne determinano la percezione e di conseguenza una diversa emozione.

E come puoi stabilire quali sono i tuoi colori?

Visto quanto hai letto in questo articolo, avrai capito che la psicologia dei colori non è una scienza esatta e che ognuno, per fortuna, ha una sua sensibilità, tuttavia è possibile creare una propria palette rispondendo alle giuste domande.
Preparerò presto una breve guida in merito che ti arriverà iscrivendoti alla newsletter, nel frattempo, se hai voglia, puoi cominciare a prendere appunti:

  • prendi un foglio, possibilmente bianco, dividilo in 2 colonne e scrivi 2 titoli: PERSONALE / BRAND
  • sotto ogni colonna scrivi in una prima riga le parole chiave che identificano i tratti distintivi della tua personalità e le caratteristiche del tuo business
  • nella seconda riga scrivi come ti descrivono gli altri e quali sono le particolarità del tuo target di riferimento (sempre relativo al tuo brand)
  • nell’ultima riga scrivi come vorresti ti percepissero gli altri e quali valori vorresti trasmettere attraverso l’immagine del tuo brand

Ok? Mi raccomando, non perdere il foglio, piegalo e conservalo, quando avrò mandato la guida sui colori e le stagioni, mi piacerebbe che anche tu condividessi i tuoi risultati.

Buona primavera!!!

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